Articoli

La violenza come dipendenza affettiva

Il percorso terapeutico ispirato al metodo dei 12 passi e messo in pratica per la prima volta per il recupero delle dipendenze da alcol ben si può adattare ad ogni tipo di dipendenza, anche alla violenza.

Le dipendenze, infatti, non riguardano solo sostanze più o meno stupefacenti, ma possono caratterizzare anche le relazioni.

La violenza ha molte sfaccettature, esiste una violenza che si esercita sul corpo, una violenza psicologica, una violenza emotiva, economica, morale.

Non si parla forse ancora abbastanza di quanto, dietro ai maltrattamenti e ai femminicidi, si nascondano spesso problematiche di dipendenza affettiva

 

Questo scritto del Prof.  Salierno spiega esaustivamente cosa è e come nasce la dipendenza affettiva

 

Nasciamo nel mondo in uno stadio di dipendenza ed impariamo, da subito, da piccoli, il prezzo che dobbiamo pagare per sentirci protetti, amati, al sicuro nelle relazioni. Ora, quando il processo va bene, si interiorizza un’idea buona di dipendenza, dove il prezzo che l’individualità deve pagare per poter stare in una relazione di sicurezza è sufficientemente basso. Quando il processo fallisce, il prezzo pagato diviene altissimo: l’interiorità diviene insicura, timorosa, servile, sempre bisognosa del consenso degli altri; si cercano verifiche, si opera controllo, si esercita violenza o la si subisce, il legame, l’alleanza, il vincolo non sono più vissuti come riparo e custodia ma come fonte di minaccia.

 

(…) In questo senso, ma solo in questo senso, perché in termini morali lo scarto etico tra vittima e carnefice è sostanziale, tra chi la violenza la esercita e chi la subisce non c’è differenza: provengono tutti e due da un fallimento relazionale, tutti e due vivono la dipendenza, il potersi fidare/affidare ad un altro come pericolo. 

 

(Gianfranco Salierno è psichiatra e direttore Csm di Magione)

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *