uomini maltrattanti

Terapia di gruppo per gli uomini violenti: «Curarli per salvare le donne»

Terapia di gruppo per gli uomini violenti: «Curarli per salvare le donne»

«Mi dice mia moglie che sono violento. Non lo so, ma c’è qualcosa che non va in me». Uomini in cerca di aiuto. Una mano arriva dalla onlus Studiodonne.

https://www.ilmessaggero.it/mind_the_gap/violenza_donne_terapia_uomini-4732893.html?fbclid=IwAR1QxmFEPSvm8PXZq-3-XLJmxvY6MsvjnubHKtTEpyvYsBYlUlDPPqQTI0U

A difesa delle donne un progetto nei confronti del violento.

Separarsi con amore si può, arriva la lonely planet dei divorzi

In barba al latino facile dictu difficile factu, ecco una guida concreta per affrontare le separazioni disinnescando i conflitti. Un libro, alla sua seconda edizione (Aracne Editrice, pagine 119, costo euro 13,50; ebook su www.studiodonne.it), che spiega come sia possibile allontanarsi dal partner, in sette passi, senza contrasti e ostilità.

https://www.siciliaedonna.it/notizie-e-attualita/separarsi-con-amore-si-puo-arriva-la-lonely-planet-dei-divorzi/

 

separazione

La separazione da un uomo violento

Davanti ai tragici fatti di cronaca la domanda è sempre la stessa: si poteva evitare? La vittima poteva salvarsi?

Perchè non ha chiesto aiuto?

La violenza si può prevenire in qualche modo?

Molto spesso la violenza è il fatto eclatante a cui si arriva dopo un lungo percorso di manipolazioni.

I campanelli di allarme ci sono e li abbiamo già trattati in questo articolo, la cosa importante è riconoscerli. 

Difficile stilare l’identikit del violento, non esistono fasce culturali e sociali di riferimento. La violenza riguarda tutti come suggerisce il criminologo Duccio Scatolero in questo articolo.

Si può guarire dalla violenza?

Si, chiedendo aiuto e facendosi aiutare. Il progetto #perteuomo promosso dalla nostra Associazione applica il metodo dei 12 passi già utilizzato dagli Alcolisti Anonimi in più di 160 paesi al mondo.

Diversi uomini sono riusciti a uscire dalla spirale della violenza con un percorso di consapevolezza.

 L’ossessione

Come abbiamo detto, la violenza solitamente è il fatto eclatante. Ma l’atto violento solitamente è preceduto da una serie di campanelli d’allarme ignorati o sottovalutati dalla vittima.

La separazione da un uomo violento è generalmente difficile e tortuosa. 

Generalmente il maltrattante dopo la prima manifestazione violenta, tenta di riconquistare la donna con false promesse, gesti eclatanti e folli regali.

Dopo una prima violenza, ne seguirà un’altra. 

L’uomo violento entra poi nelle vesti del bisognoso giocando sul senso di colpa che prova la vittima nel lasciarlo solo.

Il processo di separazione quindi è difficile e tortuoso, molto spesso la donna tenterà di tornare sui suoi passi, di dare al violento un’altra chance.

Dietro molte storie di violenze psicologiche, economiche, fisiche si nascondono infinite solitudini delle vittime che faticano a denunciare, a chiedere aiuto.

La paura cresce, si abbassa l’autostima, si sottovaluta il pericolo, ci si sente giudicate, sale la vergogna, si tende a tenere tutto per sè.

L’importanza di chiedere aiuto

In casi di violenza è fondamentale chiedere aiuto. Per questo abbiamo attivato la chat anonima per dare la possibilità a tutte/i di contattarci, di chiedere aiuto, di non sentirsi più soli.

 

 

 

Combattere la violenza contro le donne occupandosi dei maltrattanti

​Per sconfiggere la violenza contro le donne non bastano le leggi. E’ il triste dato che abbiamo sotto gli occhi.

I dati parlano chiaro, le violenze nei primi sei mesi dell’anno in corso sono aumentate di circa il 30% in più rispetto allo scorso anno.
Ad uccidere sono quasi sempre, compagni, mariti o ex.
Sia chiaro, una legge ad hoc è importante ma da sola non basta a fermare questo dilagante ondata di violenza.
Un altro dato è altrettanto evidente nel nostro Paese: sono ancora troppo pochi i progetti e i servizi volti al recupero degli uomini violenti.
Sono ad oggi 25 i centri in tutta Italia dedicati ai maltrattanti, per lo più ubicati al centro – nord e sono ancora troppo pochi.

Perché è importante occuparsi di uomini maltrattanti

E’ importante occuparsi di  uomini maltrattanti perché solitamente il comportamento violento si ripete.
La violenza è uno schema che si ripete e purtroppo a  cambiare sono solo i nomi delle vittime.
Quindi occuparsi e attivare percorsi di recupero rivolti ai maltrattanti significa prevenire la replicabilità di un atteggiamento violento.
Significa proteggere altre possibili vittime e nel contempo aiutare i maltrattanti ad uscire dalla spirale della violenza.
A questo link puoi ascoltare l’intervista dell’Avv. Maria Luisa Missiaggia in diretta a Radio Incontro Donna fm 96.8 in cui spiega il motivo per cui ha deciso di fondare studiodonne onlus.
La mission di studiodonne onlus è chiara: aiutare le donne occupandosi del recupero degli uomini violenti.
Il progetto specifico è #perteuomo. Nel sito è attiva una chat anonima attiva h24 a cui gli uomini violenti possono rivolgersi.

Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 della Nazioni Unite: Parità di Genere

Il quinto obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite vede come traguardo non solo la parità di genere ma anche l’eliminazione di ogni forma di violenza sia nella sfera privata che in quella pubblica.
Il mancato raggiungimento del quinto obiettivo rischia di avere una terribile ricaduta sugli altri 16 obiettivi.
 
12 passi

12 passi per combattere la violenza contro le donne

12 passi per combattere la violenza contro le donne

 

Il metodo dei 12 passi nasce con gli Alcolisti Anonimi ed è oggi diffuso in più di 160 paesi.

L’associazione Alcolisti Anonimi nasce nel 1935 dall’incontro di due ex alcolisti che, per mantenere la propria sobrietà, hanno dato vita ad AA, un’associazione di mutuo aiuto dove chi ha smesso di bere, per mantenersi sobrio, aiuta chi ha difficoltà ad uscire dalla dipendenza.

I 12 passi, sono 12 fasi, un programma di recupero, un percorso spirituale ma anche un cambiamento di stile di vita.

Con il tempo il metodo dei 12 passi è stato esteso anche ad altri tipi di dipendenza: ludopatia, bulimia, dipendenza da sostanze stupefacenti.

Da questa premessa nasce la volontà dell’Associazione Studiodonne di applicare il metodo dei 12 passi agli uomini violenti grazie al progetto #perteuomo

 

I 12 PASSI

I primi tre step: l’affidarsi

  1. Abbiamo ammesso di essere contro per la violenza e che le nostre vite erano diventate ingestibili.
    2. Ora crediamo che un Potere più grande di noi stessi potrebbe riportarci alla sanità mentale.
    3. Abbiamo preso la decisione di trasformare la nostra volontà e le nostre vite in affidamento a Dio quando abbiamo creduto in Dio.

Quarto, quinto, sesto, settimo: guardare dentro sé stessi

  1. Abbiamo Realizzato un inventario morale di ricerca senza paura di noi stessi.
    5. Abbiamo Ammesso a Dio, a noi stessi e ad un altro essere umano la natura esatta dei nostri torti.
    6. Siamo completamente pronti ad avere Dio rimuovere tutti questi difetti di carattere.
    7. Umilmente abbiamo chiesto a Dio di rimuovere i nostri difetti.

Ottavo, nono, decimo, undicesimo, dodicesimo: L’ammenda e il recupero

  1. Abbiamo fatto una lista di tutte le persone che abbiamo danneggiato, e siamo diventate disposte a fare ammenda a tutti loro.
    9. Abbiamo fatto delle ammende dirette a tali persone, laddove possibile, eccetto quando farlo ferirebbe loro o altri.
    10. Abbiamo continuato a fare l’inventario personale e quando abbiamo sbagliato lo abbiamo ammesso immediatamente.
    11. Abbiamo Ricercato attraverso la preghiera e la meditazione per migliorare il nostro contatto cosciente con Dio, come abbiamo creduto in Dio, pregando solo per la conoscenza della volontà di Dio per noi e il potere di portarlo avanti.
    12. Avendo avuto un risveglio spirituale come risultato di questi Passi, abbiamo cercato di portare questo messaggio agli altri e di praticare questi principi in tutti i nostri affari.