Terapia di gruppo per gli uomini violenti: «Curarli per salvare le donne»
«Mi dice mia moglie che sono violento. Non lo so, ma c’è qualcosa che non va in me». Uomini in cerca di aiuto. Una mano arriva dalla onlus Studiodonne.
A difesa delle donne un progetto nei confronti del violento.
In barba al latino facile dictu difficile factu, ecco una guida concreta per affrontare le separazioni disinnescando i conflitti. Un libro, alla sua seconda edizione (Aracne Editrice, pagine 119, costo euro 13,50; ebook su www.studiodonne.it), che spiega come sia possibile allontanarsi dal partner, in sette passi, senza contrasti e ostilità.
Attiva la prima chat anonima per uomini maltrattanti messa a disposizione da Studiodonne Onlus, associazione fondata dall’avvocato Maria Luisa Missiaggia, esperta in diritto familiare. Obiettivo della Onlus è offrire percorsi di recupero per uomini maltrattanti.
http://gds.it/2018/11/18/attiva-la-prima-chat-anonima-per-uomini-vittime-di-violenza_953086/
Davanti ai tragici fatti di cronaca la domanda è sempre la stessa: si poteva evitare? La vittima poteva salvarsi?
Perchè non ha chiesto aiuto?
La violenza si può prevenire in qualche modo?
Molto spesso la violenza è il fatto eclatante a cui si arriva dopo un lungo percorso di manipolazioni.
I campanelli di allarme ci sono e li abbiamo già trattati in questo articolo, la cosa importante è riconoscerli.
Difficile stilare l’identikit del violento, non esistono fasce culturali e sociali di riferimento. La violenza riguarda tutti come suggerisce il criminologo Duccio Scatolero in questo articolo.
Si può guarire dalla violenza?
Si, chiedendo aiuto e facendosi aiutare. Il progetto #perteuomo promosso dalla nostra Associazione applica il metodo dei 12 passi già utilizzato dagli Alcolisti Anonimi in più di 160 paesi al mondo.
Diversi uomini sono riusciti a uscire dalla spirale della violenza con un percorso di consapevolezza.
L’ossessione
Come abbiamo detto, la violenza solitamente è il fatto eclatante. Ma l’atto violento solitamente è preceduto da una serie di campanelli d’allarme ignorati o sottovalutati dalla vittima.
La separazione da un uomo violento è generalmente difficile e tortuosa.
Generalmente il maltrattante dopo la prima manifestazione violenta, tenta di riconquistare la donna con false promesse, gesti eclatanti e folli regali.
Dopo una prima violenza, ne seguirà un’altra.
L’uomo violento entra poi nelle vesti del bisognoso giocando sul senso di colpa che prova la vittima nel lasciarlo solo.
Il processo di separazione quindi è difficile e tortuoso, molto spesso la donna tenterà di tornare sui suoi passi, di dare al violento un’altra chance.
Dietro molte storie di violenze psicologiche, economiche, fisiche si nascondono infinite solitudini delle vittime che faticano a denunciare, a chiedere aiuto.
La paura cresce, si abbassa l’autostima, si sottovaluta il pericolo, ci si sente giudicate, sale la vergogna, si tende a tenere tutto per sè.
L’importanza di chiedere aiuto
In casi di violenza è fondamentale chiedere aiuto. Per questo abbiamo attivato la chat anonima per dare la possibilità a tutte/i di contattarci, di chiedere aiuto, di non sentirsi più soli.
Per sconfiggere la violenza contro le donne non bastano le leggi. E’ il triste dato che abbiamo sotto gli occhi.
Perché è importante occuparsi di uomini maltrattanti
Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 della Nazioni Unite: Parità di Genere
12 passi per combattere la violenza contro le donne
Il metodo dei 12 passi nasce con gli Alcolisti Anonimi ed è oggi diffuso in più di 160 paesi.
L’associazione Alcolisti Anonimi nasce nel 1935 dall’incontro di due ex alcolisti che, per mantenere la propria sobrietà, hanno dato vita ad AA, un’associazione di mutuo aiuto dove chi ha smesso di bere, per mantenersi sobrio, aiuta chi ha difficoltà ad uscire dalla dipendenza.
I 12 passi, sono 12 fasi, un programma di recupero, un percorso spirituale ma anche un cambiamento di stile di vita.
Con il tempo il metodo dei 12 passi è stato esteso anche ad altri tipi di dipendenza: ludopatia, bulimia, dipendenza da sostanze stupefacenti.
Da questa premessa nasce la volontà dell’Associazione Studiodonne di applicare il metodo dei 12 passi agli uomini violenti grazie al progetto #perteuomo
I 12 PASSI
I primi tre step: l’affidarsi
- Abbiamo ammesso di essere contro per la violenza e che le nostre vite erano diventate ingestibili.
2. Ora crediamo che un Potere più grande di noi stessi potrebbe riportarci alla sanità mentale.
3. Abbiamo preso la decisione di trasformare la nostra volontà e le nostre vite in affidamento a Dio quando abbiamo creduto in Dio.
Quarto, quinto, sesto, settimo: guardare dentro sé stessi
- Abbiamo Realizzato un inventario morale di ricerca senza paura di noi stessi.
5. Abbiamo Ammesso a Dio, a noi stessi e ad un altro essere umano la natura esatta dei nostri torti.
6. Siamo completamente pronti ad avere Dio rimuovere tutti questi difetti di carattere.
7. Umilmente abbiamo chiesto a Dio di rimuovere i nostri difetti.
Ottavo, nono, decimo, undicesimo, dodicesimo: L’ammenda e il recupero
- Abbiamo fatto una lista di tutte le persone che abbiamo danneggiato, e siamo diventate disposte a fare ammenda a tutti loro.
9. Abbiamo fatto delle ammende dirette a tali persone, laddove possibile, eccetto quando farlo ferirebbe loro o altri.
10. Abbiamo continuato a fare l’inventario personale e quando abbiamo sbagliato lo abbiamo ammesso immediatamente.
11. Abbiamo Ricercato attraverso la preghiera e la meditazione per migliorare il nostro contatto cosciente con Dio, come abbiamo creduto in Dio, pregando solo per la conoscenza della volontà di Dio per noi e il potere di portarlo avanti.
12. Avendo avuto un risveglio spirituale come risultato di questi Passi, abbiamo cercato di portare questo messaggio agli altri e di praticare questi principi in tutti i nostri affari.