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VIOLENZA SULLE DONNE: COME COMBATTERLA?

A cura dell’Avv. Maria Luisa Missiaggia e dell’Avv. Maria Giulia Fenoaltea.

 

In occasione dell’8 marzo anche quest’anno ci rivolgiamo a tutte le donne che subiscono violenza nell’ambito domestico: occorre parlarne, riconoscere e combattere questa violenza di genere ormai troppo diffusa.

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La violenza domestica è continuativa, e purtroppo emerge nelle relazioni interpersonali e affettive più significative per la donna.

QUANTI TIPI DI VIOLENZA SULLE DONNE CONOSCIAMO?

Sono molteplici i tipi di violenza che la donna troppo spesso si vede costretta a subire, per questo si rende necessario un elenco delle violenze che ci troviamo a trattare nelle cause in Tribunale.

  • La violenza fisica, ossia il tipo di violenza maggiormente riconoscibile e nota a tutti, anche per gli evidenti segni che lascia.
  • La violenza sessuale, ossia qualsiasi forma di attività sessuale imposta contro la volontà della donna.
  • La violenza economica, che contribuisce a rendere la donna dipendente dal soggetto violento, poiché viene privata dei mezzi economici sufficienti a soddisfare i bisogni propri e spesso anche quelli dei propri figli.
  • La violenza “persecutoria”, meglio conosciuta come “stalking”, che viene attuata attraverso varie forme di persecuzione protratte nel tempo, che provocano nella donna vittima uno stato di ansia e tensione costante a tal punto da farle modificare le sue abitudini di vita.
  • Un altro tipo di violenza, meno conosciuta, è la violenza “spirituale”. Questo tipo di violenza comporta la distruzione dei valori e della fede religiosa della donna.
  • Secodno il nostro parare, il tipo di violenza a cui bisognerebbe prestare maggior attenzione, anche da parte degli operatori del diritto, è senza dubbio la violenza psicologica. Difatti, nell’ambito dei maltrattamenti in famiglia la violenza psicologica è la più difficile da far emergere, poiché agisce sulla capacità di autodeterminarsi dell’individuo rendendolo incapace di reagire e di autotutelarsi. Essa consiste in qualsiasi atteggiamento, volto a ledere la libertà e l’identità personale. La violenza psicologica quindi si caratterizza con ricatti, insulti verbali, colpevolizzazione, e svalutazione della persona ecc. Addirittura, nei casi più gravi può condurre la donna alla malattia mentale.

COME CI POSSIAMO DIFENDERE DALLA VIOLENZA?

L’unica arma contro la violenza è riconoscere il problema e denunciarlo.

Ma come si riconosce un uomo violento, esistono dei segnali? si, leggi il nostro articolo sull’argomento https://studiodonne.it/2021/11/22/e-possibile-riconoscere-un-uomo-violento/.

La violenza è un reato, e va denunciata.

https://studiodonne.it/2021/02/02/la-violenza-va-fermata-e-curata/

Oggi è possibile anche richiedere al Pretore di ammonire il soggetto maltrattante prima di procedere con la denuncia; il pretore, infatti, dovrebbe convocare il soggetto violento ed invitarlo ad un colloquio con specialisti psicologi o mediatori familiari, per aiutarlo a comprendere la gravità sociale del suo comportamento.

Tuttavia, qualora questa misura sia inefficace sarà necessaria una vera e propria denuncia del comportamento maltrattante.