Oltre cento donne in Italia, ogni anno, vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. E’ una vera e propria strage. Ai femminicidi si aggiungono violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime: sono infatti migliaia le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.
Oltre 8,3 milioni sono vittime di violenza psicologica, perpetrata attraverso la svalutazione, la sottomissione, il controllo non solo fisico e mentale ma anche economico
Anche il Parlamento Europeo con la Risoluzione del 5 aprile 2011 in materia di contrasto alla violenza sulle donne “ribadisce la necessità di lavorare tanto con le vittime quanto con gli aggressori, al fine di responsabilizzare maggiormente questi ultimi ed aiutare a modificare stereotipi e credenze radicate nella società che aiutano a perpetuare le condizioni che generano questo tipo di violenza e l’accettazione della stessa”.
Parità di genere
Aiuto e responsabilità
Prevenzione e contrasto
Rete di sostegno
Cura la mediazione della coppia, unitamente ad una psicologa dello Studio nella risoluzione dei conflitti familiari.
Il percorso terapeutico ispirato al metodo dei “12 passi” e messo in pratica per la prima volta per il recupero delle dipendenze da alcol, ben si può adattare ad ogni tipo di dipendenza, anche alla violenza.
La violenza contro le donne è un problema sociale di proporzioni mondiali, ha origine nella disparità di potere tra i sessi ed è riconosciuta dall’ ONU e dall’ UE come violazione dei diritti umani.
L’organizzazione internazionale delle Nazioni Unite (Dichiarazione delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne, 1993) ed il Consiglio hanno invitato gli Stati, nell’ambito della doverosa attività di vigilanza, per contrastare, prevenire e punire atti di violenza nonché per proteggere le vittime, ad organizzare interventi e programmi volti ad incoraggiare gli autori della violenza ad adottare un comportamento non violento, aiutandoli innanzitutto a azioni riconoscere la violenza e ad assumersene la responsabilità.
Anche il Parlamento Europeo con la Risoluzione del 5 aprile 2011 in materia di contrasto alla violenza sulle donne “ribadisce la necessità di lavorare tanto con le vittime quanto con gli aggressori, al fine di responsabilizzare maggiormente questi ultimi ed aiutare a modificare stereotipi e credenze radicate nella società che aiutano a perpetuare le condizioni che generano questo tipo di violenza e l’accettazione della stessa”.
Parità di genere
Aiuto e responsabilità
Prevenzione e contrasto
Rete di sostegno
Danimarca (52%)
Finlandia (47%)
Svezia (46%)
La Nostra Mission
Studiodonne onlus sostiene e promuove iniziative ed azioni dirette al recupero sociale e psicologico dell’autore della violenza.
Promuove iniziative legislative di rango nazionale ed internazionale dirette alla prevenzione e contrasto della violenza.
Non ultimo l’associazione si propone di diffondere l’educazione al rispetto delle differenze e alla decostruzione degli stereotipi, già dalla primissima infanzia, per questo propone progetti di formazione e aggiornamento professionale.
Interruzione
Prevenzione
Insegnamento
Come opera Studiodonne Onlus
Studiodonne onlus lavora unendo competenze professionali diverse al fine di studiare e contrastare ogni forma di violenza.
conoscendo
Promuovendo
rieducazione degli uomini maltrattanti.