Terapia di gruppo per gli uomini violenti: «Curarli per salvare le donne»
«Mi dice mia moglie che sono violento. Non lo so, ma c’è qualcosa che non va in me». Uomini in cerca di aiuto. Una mano arriva dalla onlus Studiodonne.
A difesa delle donne un progetto nei confronti del violento.
“Insieme ci si può difendere” – Associazione StudioDonne Onlus – Roma
In barba al latino facile dictu difficile factu, ecco una guida concreta per affrontare le separazioni disinnescando i conflitti. Un libro, alla sua seconda edizione (Aracne Editrice, pagine 119, costo euro 13,50; ebook su www.studiodonne.it), che spiega come sia possibile allontanarsi dal partner, in sette passi, senza contrasti e ostilità.
Attiva la prima chat anonima per uomini maltrattanti messa a disposizione da Studiodonne Onlus, associazione fondata dall’avvocato Maria Luisa Missiaggia, esperta in diritto familiare. Obiettivo della Onlus è offrire percorsi di recupero per uomini maltrattanti.
http://gds.it/2018/11/18/attiva-la-prima-chat-anonima-per-uomini-vittime-di-violenza_953086/
App contro la violenza di genere
App che possono salvare: la tecnologia può fare molto per la violenza di genere, può rispondere prontamente alle richieste di aiuto e/o indirizzare le donne che necessitano di aiuto.
Sono diverse le applicazioni che, grazie alla geolocalizzazione e la rete, riescono ad essere un valido supporto per donne in pericolo. Sono attive h24 e totalmente gratuite, mettono in contatto le donne con i numeri d’emergenza e con i centri antiviolenza più vicini.
Where are U
App ufficiale del 112, numero europeo dell’emergenza, connette automaticamente la donna in difficoltà alla centrale 112 più vicina. App adatta sia per android che iOS. Se non si può parlare c’è l’opzione chiamata silenziosa in cui si può indicare il tipo di intervento richiesto.
Quando viene effettuata la chiamata viene inviata automaticamente la posizione.
D.i.re
App gratuita e creata dalla rete D.i.re capace di mettere in contatto subito la donna con il centro antiviolenza più vicino. Anche questa app è compatibile per Android e iOS.
Le utenti possono registrarsi anche con profilo anonimo e nella app troveranno anche molte informazioni e la possibilità di creare un’agenda per annotare tutti i vari casi di violenza e maltrattamento subiti utili alla ricostruzione.
Shaw
Shaw è l’acronimo di Soroptimist Help Application Women, una rete internazionale di donne attive in campo di diritti umani diffusa oggi in 130 paesi per un totale di 176.000 socie. L’app è molto intuitiva e tradotta in 12 lingue.
App disponibile per Android i iOS, dedicata e rivolta alle donne che vogliono denunciare, possono mettersi in contatto con il 112, che con il 1522 numero messo a disposizione dal Dipartimento Pari Opportunità ed attivo dal 2006.
L’app segnala inoltre i centri antiviolenza più vicini e ha diverse sezioni tra cui legge in grado di dare le informazioni basilari di carattere giuridico.
Stalking buster
App prodotta da Fondazione Donna a Milano e Avenade Italy disponibile per Android, iOS e Windows phone. Permette di avere una mappa dettagliata del luogo in cui ci si trova, di chiamare il numero 112, un altro numero precedentemente impostato o lanciare un sms di emergenza con le proprie coordinate inserite.
Femminicidio: una parola aggiunta recentemente nel nostro vocabolario per indicare l’uccisione di una donna per opera del partner o ex.
E’ un neologismo dibattuto in quanto fa riferimento a una specificità del più ampio concetto di omicidio.
Femminicidio non è una parola coniata dalla stampa. Per la prima volta fu utilizzata dalla criminologa Diana Russell nel 1992 nel libro Feminicide.
Fino a quel momento, il termine utilizzato era uxoricidio che deriva dal latino uxor moglie e faceva specifico riferimento all’uccisione della moglie in quanto coniuge.
Non esisteva una parola specifica che facesse riferimento all’uccisione di una donna in quanto tale.
Secondo la Russell le società patriarcali usano il femminicidio come forma di controllo e punizione. La “colpa” della donna è quella di essersi opposte al potere dell’uomo.
Nel primo rapporto mondiale sul tema del 2012 Rashida Manjoo, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne, dichiara che gli omicidi di genere sono tollerati e socialmente giustificati raggiungendo proporzioni allarmanti in tutto il mondo.
Femminicidio: l’evoluzione del termine
L’antropologa messicana Marcela Lagarde estese per prima il termine femmicidio anche a casi di maltrattamenti e strupri subiti dalle donne sudamericane.
In Italia il termine viene introdotto nel 2008 dalla consulente ONU in materia di violenza di genere, Barbara Spinelli con la pubblicazione di un libro dal titolo: Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale.
Il femminicidio non si configura come un caso isolato, ma come l’ultimo epilogo di un ciclo di violenza.
La linguista Valeria della Valle, linguista e docente all’Università La Sapienza di Roma, spiega in questo video l’origine del termine femminicidio.
Il piano giuridico italiano
Da un punto di vista prettamente giuridico per femminicidio si intende l’uccisione della donna per mano del coniuge o ex partner.
Sulla base delle indicazioni proveniente dalla Convenzione del Consiglio d’Europa, fatta ad Istanbul nel 2011, in Italia viene approvata la legge 119/2013 che mira a rendere più aspre le pene per gli autori di violenza.
Per sconfiggere la violenza contro le donne non bastano le leggi. E’ il triste dato che abbiamo sotto gli occhi.