La Onlus

Perchè muoiono le donne

Oltre cento donne in Italia, ogni anno, vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. E’ una vera e propria strage. Ai femminicidi si aggiungono violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime: sono infatti migliaia le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.
Oltre 8,3 milioni sono vittime di violenza psicologica, perpetrata attraverso la svalutazione, la sottomissione, il controllo non solo fisico e mentale ma anche economico

Anche il Parlamento Europeo con la Risoluzione del 5 aprile 2011 in materia di contrasto alla violenza sulle donne “ribadisce la necessità di lavorare tanto con le vittime quanto con gli aggressori, al fine di responsabilizzare maggiormente questi ultimi ed aiutare a modificare stereotipi e credenze radicate nella società che aiutano a perpetuare le condizioni che generano questo tipo di violenza e l’accettazione della stessa”.

Parità di genere

Raggiungimento parità di genere come previsto dal quinto obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Aiuto e responsabilità

La costruzione di una società in cui le persone che agiscono violenza possano essere aiutate in un percorso di responsabilizzazione e di rieducazione.

Prevenzione e contrasto

Contrasto e prevenzione della violenza di genere attraverso una rete tra tribunali, polizia, associazioni ed istituzioni.

Rete di sostegno

La costruzione di una società in cui le persone che subiscono violenza non si sentano sole ma possano chiedere aiuto e contare su una rete di sostegno.
Bugiardo, debole e violento… curati per essere uomo!
Laureata in Giurisprudenza nel 1990 con 110/110 presso l’Università La Sapienza di Roma, è oggi avvocato matrimonialista specializzato in diritto di famiglia ed esercita a Roma. Iscritta all’albo degli Avvocati di Roma dal 1992, collabora presso i più acclamati studi di diritto Italiano e internazionale della città di Roma e Palermo e cura, presso il suo Studio in Roma, corsi di formazione professionale diretti a separati, separandi, coppie, laureandi e laureati in ordine a materie attuali quali stalking, mobbing familiare e SAP.
Cura la mediazione della coppia, unitamente ad una psicologa dello Studio nella risoluzione dei conflitti familiari.
Nel suo libro “Separarsi con amore si può” (link libro inserito da Equa) illustra i 7 passi da seguire per “disinnescare” il conflitto e liberarsi dalla dipendenza affettiva di una relazione giunta al termine.
Il percorso terapeutico ispirato al metodo dei “12 passi” e messo in pratica per la prima volta per il recupero delle dipendenze da alcol, ben si può adattare ad ogni tipo di dipendenza, anche alla violenza.
Maria Luisa Missiaggia
Avv. Maria Luisa Missiaggia - CEO & CO-Founder
Vision

La violenza contro le donne è un problema sociale di proporzioni mondiali, ha origine nella disparità di potere tra i sessi ed è riconosciuta dall’ ONU e dall’ UE come violazione dei diritti umani.

L’organizzazione internazionale delle Nazioni Unite (Dichiarazione delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne, 1993) ed il Consiglio hanno invitato gli Stati, nell’ambito della doverosa attività di vigilanza, per contrastare, prevenire e punire atti di violenza nonché per proteggere le vittime, ad organizzare interventi e programmi volti ad incoraggiare gli autori della violenza ad adottare un comportamento non violento, aiutandoli innanzitutto a azioni riconoscere la violenza e ad assumersene la responsabilità.

Anche il Parlamento Europeo con la Risoluzione del 5 aprile 2011 in materia di contrasto alla violenza sulle donne “ribadisce la necessità di lavorare tanto con le vittime quanto con gli aggressori, al fine di responsabilizzare maggiormente questi ultimi ed aiutare a modificare stereotipi e credenze radicate nella società che aiutano a perpetuare le condizioni che generano questo tipo di violenza e l’accettazione della stessa”.

Parità di genere

Raggiungimento parità di genere come previsto dal quinto obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Aiuto e responsabilità

La costruzione di una società in cui le persone che agiscono violenza possano essere aiutate in un percorso di responsabilizzazione e di rieducazione.

Prevenzione e contrasto

Contrasto e prevenzione della violenza di genere attraverso una rete tra tribunali, polizia, associazioni ed istituzioni.

Rete di sostegno

La costruzione di una società in cui le persone che subiscono violenza non si sentano sole ma possano chiedere aiuto e contare su una rete di sostegno.
I numeri della violenza di genere.
Leggendo i dati dei singoli stati europei, osserviamo che i paesi in cui si registrano le percentuali maggiori di denunce, non a caso, sono quelli più ``paritari``
map
Italia 27%
Polonia 19%
Paesi Bassi

Danimarca (52%)

Finlandia (47%)

Svezia (46%)

La Nostra Mission

Studiodonne onlus sostiene e promuove iniziative ed azioni dirette al recupero sociale e psicologico dell’autore della violenza.

Promuove iniziative legislative di rango nazionale ed internazionale dirette alla prevenzione e contrasto della violenza.
Non ultimo l’associazione si propone di diffondere l’educazione al rispetto delle differenze e alla decostruzione degli stereotipi, già dalla primissima infanzia, per questo propone progetti di formazione e aggiornamento professionale.

Interruzione

Gli uomini autori di violenza hanno bisogno di interventi appropriati innanzitutto perché la ragione principale del recupero è l’interruzione della violenza, in secondo luogo per diventare pienamente consapevoli della violenza che attuano e riconoscere le loro responsabilità per la violenza agìta, nonché imparare a condurre le relazioni con le donne in condizione di non violenza, di parità e di rispetto reciproco.

Prevenzione

Appare importante prevenire gli stessi comportamenti violenti nelle nuove relazioni e in quelle consolidate, in quanto gli uomini devono imparare ad acquisire nuove capacità e competenze per cambiare e conoscere comportamenti alternativi alla violenza e gestire i conflitti senza prevaricazione imparando ad entrare in contatto con le proprie emozioni e i propri sentimenti.

Insegnamento

Molti autori di violenza sono anche padri e mantengono una forma di relazione con i propri figli/e e, quindi, è necessario aumentare la loro sicurezza ed evitare che possano emulare gli stessi comportamenti violenti.

Come opera Studiodonne Onlus

Studiodonne onlus lavora unendo competenze professionali diverse al fine di studiare e contrastare ogni forma di violenza.

conoscendo

Diffondendo l’interesse ed accrescendo la conoscenza che il conflitto familiare sia presupposto di violenza e disagio anche per le persone di età minore;

Promuovendo

Promuovendo e finanziando l’accoglienza, la ricerca e di gruppi dedicati alla
rieducazione degli uomini maltrattanti.

Formando

Con la formazione dei gruppi di ricerca e incoraggiando un sempre maggior numero di ricercatori ad indirizzare la loro attività alla studio del confltto familiare e violenza di genere;

Informando

Facilitando gli scambi di informazione scientifica e best practies a livello nazionale e internazionale, patrocinando ed organizzando corsi.

Incentivando

Incentivando e realizzando attività di volontariato senza scopo di lucro.

Collaborando

Collaborando con gli organi legislativi e di governo statali e locali per la formulazione di piani e programmi di studio di nuove leggi e provvedimenti.

Organizzando

Organizzando eventi come convegni e congressi, sollecitando l’intervento e la collaborazione delle Autorità, Enti, Istituzioni, Società e privati cittadini.

Aiutando

Fornendo e richiedendo aiuti per la fornitura di interventi e trattamenti.

Prevenzione

Collaborando con altre associazioni al fine di rafforzare la rete di sostegno (nazionale ed internazionale) e di prevenzione al fenomeno.
Se ti riconosci nei nostri valori e nella nostra mission aiutaci e collabora con noi nel modo a te più congeniale.

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